Non un solo cervello. Un consiglio di esperti.

Gli LLM generalisti sono potentissimi... ma restano "tuttofare". Oggi esistono modelli specializzati: alcuni eccellono nel codice, altri nel ragionamento profondo, altri ancora nei testi lunghi, ricerca web o multimodale.

L'editor nasce proprio per questo: invece di chiedere tutto a un unico modello, ti mette in mano un'orchestra di LLM, ognuno chiamato al momento giusto per fare ciò che sa fare meglio.

Perché usare più modelli è (quasi sempre) meglio

Qualità più alta, in modo naturale

Un modello generalista va bene "per tutto", ma raramente è il migliore in qualcosa. Combinando più LLM puoi usare: il modello top per analisi e ragionamento, quello più forte sulla scrittura creativa, lo specialista di coding e debugging, ottenendo un risultato finale che un singolo modello difficilmente raggiunge.

Meno errori, più controllo

La ricerca su ensemble di LLM e "LLM council" mostra che far lavorare più modelli insieme, con confronto e voto, riduce hallucination ed errori rispetto ad affidarsi a una sola voce.

Costi e velocità sotto controllo

Nel tuo flusso puoi: usare modelli veloci ed economici per classificare, riassumere, pulire dati; riservare i modelli premium solo per gli step davvero critici. È il "triangolo" costo-velocità-qualità: orchestri più modelli per avere il massimo risultato col minimo spreco.

Future-proof by design

Quando esce un nuovo modello super-specializzato (più contesto, più ragionamento, più coding...), non devi rifare tutto: lo aggiungi al tuo flusso e lo metti dove rende di più. Il tuo lavoro non è legato a un unico fornitore.

Ispirazione: il progetto LLM Council di Andrej Karpathy

Andrej Karpathy ha pubblicato llm-council, una piccola web app open source che fa una cosa geniale: invece di chiedere la risposta a un solo modello, manda la tua domanda a più LLM, lascia che si critichino e si valutino a vicenda, e poi un "Chairman" sintetizza il meglio in una risposta unica.

In pratica:

  1. Più modelli leggono la stessa richiesta e producono la loro risposta.
  2. Ogni modello valuta le risposte degli altri (in modo anonimo).
  3. Un modello finale raccoglie i punti forti emersi e ti restituisce il consenso del consiglio.

Vari lavori accademici stanno estendendo questo approccio: consigli di modelli eterogenei che verificano gli step intermedi, votano e correggono il percorso, per risultati più robusti e consistenti.

Cosa fa l'editor per te (dietro le quinte)

Quando costruisci un flusso nell'editor:

1

Scomponi il problema in step (analisi, ricerca, scrittura, verifica...).

2

Ad ogni step scegli (o lasci scegliere al sistema) il modello più adatto: creativo, analitico, tecnico, revisore.

3

L'output di uno step diventa contesto strutturato per lo step successivo, così tutta la "catena" ragiona sullo stesso obiettivo.

4

Dove serve, puoi far lavorare più modelli in parallelo, confrontare le loro risposte, chiedere una sintesi finale "alla Karpathy".

Risultato: non stai più "parlando con un chatbot", ma stai dirigendo un team di intelligenze artificiali.

L'editor ti dà la bacchetta, tu decidi la sinfonia.